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icona calendario  17 08 2024

Giovannini: “Assicurare il recupero del divario infrastrutturale tra le diverse aree geografiche"

Enrico Giovannini, ministro dei Trasporti

Il ministro dei Trasporti e della Mobilità sostenibili in audizione alla Camera sul federalismo fiscale

Tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza "c'è quello di assicurare il recupero del divario infrastrutturale tra le diverse aree geografiche del territorio, non solo nord-sud, ma anche est-ovest del Paese, compreso quello riferibile ad aree interne infra-regionali, nonché di garantire analoghi livelli essenziali dei servizi connessi. Il 50% dei 40 miliardi di euro finanziati dal Ngeu va alle regioni del Mezzogiorno; tale percentuale sale al 63% se si considerano unicamente le nuove risorse". Lo ha detto il ministro dei Trasporti e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in audizione alla Camera sul federalismo fiscale. Ampi stralci del suo intervento sono stati riportati dalle maggiori agenzie di stampa. Per il Piano Complementare, circa 10 miliardi di euro, "la percentuale di risorse destinate alle regioni del Mezzogiorno è pari al 91%", ha aggiunto il ministro.

Illustrando gli indicatori di accessibilità, Giovannini ha ricordato che nel Mezzogiorno il 40% delle famiglie "indica difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici e la qualità del servizio offerto è più bassa". Inoltre, sempre nelle regioni meridionali, "è più elevata la quota di famiglie che dichiara di vivere in abitazioni in cattive condizioni, con strutture danneggiate o con problemi di umidità". Nel Mezzogiorno, inoltre, "si disperde il 48% dell'acqua immessa nella rete ed è più elevata la quota di famiglie che dichiara irregolarità nell'erogazione del servizio (18%) o che non si fida di bere l'acqua del rubinetto (40%)", ha spiegato Giovannini.

“Nella missione M2, rivoluzione verde e transizione ecologica, del Pnrr il 50% delle risorse (circa 5 miliardi di euro) per lo sviluppo della mobilità locale sostenibile e per gli investimenti sui sistemi di trazione con energia rinnovabile (elettrici o a idrogeno) è destinato – ha osservato Giovannini - alle regioni del Sud, in particolare per: lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa in ambito urbano; lo sviluppo delle busvie elettriche in ambito urbano ed extraurbano; l'estensione delle ciclovie nazionali e della rete ciclabile urbana; il rinnovo del parco mezzi per il tpl su gomma (autobus elettrici, a idrogeno); il rinnovo dei rotabili per il trasporto ferroviario nazionale e regionale; la sperimentazione di sistemi ferroviari a idrogeno (in particolare nelle regioni Puglia, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna).

Nella missione M3 (infrastrutture per una mobilità sostenibile) il 46% delle risorse (circa 11 miliardi) per il potenziamento della rete ferroviaria è destinata alle regioni del Sud, in particolare per quanto riguarda: l'estensione della rete di altavelocità/alta capacità; l'implementazione delle tecnologie innovative come l'Ertms; il potenziamento dei nodi e delle reti regionali; l'elettrificazione di alcune ferrovie attualmente esercitate con treni a gasolio; il piano di riqualificazione delle stazioni.

A tali risorse "si aggiungono oltre 9 miliardi per l'estensione dell'alta velocità ferroviaria al Sud, sulla direttrice Salerno-Reggio Calabria", ha spiegato Giovannini.

 

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